I malati hanno il diritto di ricevere informazioni corrette, chiare e comprensibili sul proprio stato di salute, sul tipo di malattia diagnosticata, sugli accertamenti ed esami cui sottoporsi, sulle scelte terapeutiche con relativi pro e contro, sugli effetti collaterali e sul come affrontarli. Ogni paziente dopo aver ben compreso queste informazioni, esprime le proprie decisioni attraverso la firma del modulo di consenso informato.
Inoltre dovrebbe ricevere indicazioni per ottenere un sostegno socio-assistenziale, un sostegno psicologico e sulla possibilità di ricorrere anche a terapie e trattamenti non convenzionali.
Il paziente oncologico ha diritto all’esenzione del ticket per i farmaci, gli esami e le visite relativi alla propria patologia e/o di delle eventuali complicanze, nonché per la riabilitazione e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti.
Nel caso di invalidità riconosciuta del 100%, il paziente ha diritto all’esenzione totale del ticket per farmaci e visite relativi a qualsiasi patologia.
La domanda per l’esenzione del ticket deve essere rivolta alla propria AST / ASL di competenza.
In caso di necessità vengono fornite gratuitamente ausili, ortesi e protesi alle persone con invalidità civile superiore al 33% e alle donne mastectomizzate, agli amputati d’arto, agli stomizzati, ai laringectomizzati, anche se in attesa del riconoscimento di invalidità.
Il paziente oncologico che necessita di assistenza domiciliare dopo la dimissione ospedaliera, può richiedere cure mediche specialistiche, infermieristiche e di riabilitazione a domicilio alla propria AST / ASL previa richiesta del medico di medicina generale.
I malati oncologici hanno diritto al riconoscimento dello stato di invalidità e di handicap da parte dell’INPS. I due accertamenti sono distinti ma possono essere richiesti contemporaneamente e la procedura si struttura in due fasi:
Sulla base delle disposizioni della Legge 80/2006 una commissione medica procede all’accertamento entro 15 giorni dalla richiesta. L’esito sarà poi immediatamente valido ai fini della normativa.
I malati di cancro, a seconda del tipo di invalidità riconosciuta, hanno diritto alle seguenti agevolazioni:
Il malato oncologico può beneficiare, se in possesso dei requisiti, di una serie di permessi come quelli previsti dalla Legge 104/92. Inoltre, può beneficiare di congedi periodici per le cure.
Anche i familiari che assistono il malato possono usufruire di congedi ed anche richiedere un congedo biennale non retribuito.
Ai sensi dell’art.24 del D.LGS 151/2015, i colleghi del lavoratore malato possono cedergli ore e giornate di riposo, al di là di quanto garantito dalla normativa.
Ricordiamo infine, che il malato con invalidità superiore al 74% può chiedere la pensione anticipata. (Ape sociale misura entrata in vigore il 1° maggio 2017 - E’ un sussidio di accompagnamento alla pensione di vecchiaia, bisogna aver compiuto il 63°anno di età, con un’anzianità contributiva di almeno 30 anni).
I permessi e i congedi dal lavoro di cui possono usufruire i lavoratori riconosciuti invalidi o con handicap grave e i familiari che li assistono sono regolamentati da norme specifiche.
I pazienti oncologici e i loro familiari possono usufruire di permessi e congedi lavorativi, nomati da diverse Leggi.
I malati oncologici, per effetto della Legge 68/1999, hanno diritto all’iscrizione alle liste speciali di collocamento che facilitano l’ingresso nel mondo del lavoro. Il lavoratore malato oncologico ha il diritto di lavorare il più vicino possibile a casa e di svolgere mansioni compatibili con la malattia. In quest’ottica, può rifiutare il lavoro notturno o faticoso anche se svolto prima della diagnosi. In ogni caso, retribuzione ed inquadramento non possono variare.
La normativa, includendo anche il Decreto Legge 276/2003, stabilisce anche la possibilità di svolgere orari lavorativi flessibili ed incentiva il telelavoro.
Se il dipendente dovesse assentarsi a lungo per cure e terapie, l’azienda dovrà garantire il mantenimento del posto di lavoro. Alcuni contratti consentono al dipendente di assentarsi per le cure senza dover ricorrere a periodi di malattia. In questo modo le regole salvaguardano la stabilità lavorativa e retributiva.
PS: Con il Decreto Legge 17 marzo 2020 n.181 “Cura Italia” il Governo ha emanato una serie di misure straordinarie di sostegno all’economia e alle famiglie messe in difficoltà dall’emergenza epidemiologica da Coronavirus. In particolare, il DL presenta alcune misure di tutela del lavoro pensate appositamente per le persone malate di cancro.