Covid e anticorpi monoclonali

Nella calda estate 2022 il Covid ha continuato a circolare, dimostrando che non è un virus ad andamento stagionale. È chiaro quindi che anche la lotta alla pandemia non può esserlo e le attività di prevenzione e cura della patologia devono essere pianificate sul lungo periodo per avere la possibilità di intervenire il più tempestivamente possibile. I vaccini attuali, pur rappresentando un’arma valida per il contrasto dell’infezione, devono fare i conti con l’insorgere di varianti molto contagiose, con il calo della risposta immunitaria legata alla vaccinazione e infine con l’allentamento delle restrizioni.

I pazienti fragili come i malati oncologici, le persone anziane o che assumo farmaci per patologie concomitanti potrebbero avere una risposta anticorpale non adeguata. Pertanto è importante rivolgersi al proprio medico curante per avere un corretto trattamento terapeutico basato sulla stima clinica del proprio profilo di rischio. Compete al medico curante valutare le cure appropriate per prevenire tutta una serie di problematiche quali ospedalizzazione, l’ingresso in terapia intensiva ed anche gli esiti infausti e quindi prescrivere farmaci antivirali e anticorpi monoclonali, oppure un semplice monitoraggio con eventuali dei farmaci antinfiammatori.

In particolare il ricorso agli anticorpi monoclonali non deve essere una scelta personale, sono farmaci molto selettivi in grado di riconoscere delle zone precise degli epitopi (piccole parte di antigene che legano l'anticorpo specifico) antigenici del virus e lo neutralizzano, impedendogli di entrare nelle cellule e di replicarsi, ma necessitano di una valutazione clinica.