La sanità italiana è a un punto di svolta: si allargano i bisogni di salute, si incrementa il numero degli anziani, si appesantisce l’impatto delle cronicità mentre le emergenze recenti impongono di ripensare alla sanità di prossimità, rimodulando il rapporto tra cure ospedaliere e presa in carico territoriale. L’evento, che quest’anno ha avuto per titolo “L’evoluzione del Servizio Sanitario tra innovazione e prossimità di cura”, richiama da anni non solo i rappresentanti della professione, ma anche i maggiori esperti e manager del SSN per identificare in un lavoro collaborativo messaggi e soluzioni per sviluppare una migliore sanità italiana.
E’ stato un momento di ritrovo di una società scientifica che è orientata al futuro, e che suggerisce ai suoi circa 3000 soci di osservare questo futuro con fiducia.
Il Convegno ha previsto dodici main session, tredici sessioni parallele e venticinque simposi, il tutto suddiviso in tre aree tematiche: Equità di accesso ai farmaci e dispositivi medici; Norme, regolamenti e confronti europei; Nuove terapie, procedure di monitoraggio e RWE di accesso ai farmaci e dispositivi medici.
Tra i molti focus congressuali rientrava infatti quello sulle medicine avanzate e terapie geniche, che rappresentano oggi un settore emergente, che sfrutta la biomedicina e le biotecnologie per offrire nuove opportunità di trattamento per gravi patologie, spesso rare, per le quali le opzioni terapeutiche sono limitate o addirittura assenti. Tale sessione è stata caratterizzata da una tavola rotonda dal tema: “MEDICINE AVANZATE E TERAPIE GENICHE: COME CONCILIARE L'INNOVAZIONE CON LA SOSTENIBILITÀ”, cui ha partecipato Davide Petruzzelli.