Pierina è una donna esuberante, piena di interessi, le piace il ballo, bere un caffè e fare quattro chiacchiere con le amiche ed ha sempre accettato con serenità le avversità della vita. Infatti, già negli anni settanta, prima ha subito un piccolo intervento per l’asportazione di un tumore sotto l’alluce sinistro e poi si è presentato un linfonodo alla gola. Si sottopone alle analisi del caso e quindi all’intervento. Fortunatamente, in entrambi i casi, i tumori sono di natura benigna e una volta rimossi, non hanno dato più problemi. La vita però non è sempre così positiva e spesso ti mette di fronte a prove molto dolorose e sei anni fa Pierina perde uno dei suoi figli. E’ una prova straziante per ogni madre ma non è finita, circa un anno dopo le viene a mancare anche il marito. Ed è a questo punto che Pierina si chiude in casa, nel suo dolore e non vuole più vedere nessuno. Passano solo cinque mesi e si accorge di avere delle perdite. Va in ospedale per le analisi prescritte dal medico e la diagnosi è tumore all’utero. Chiunque si sarebbe lasciato andare pensando che ormai non vi era più alcuna ragione per restare al mondo ma Pierina ha una grande fede, si rivolge al crocefisso e dice: sono nelle Tue mani, sono pronta ad accettare tutto ciò che è scritto nel mio destino. Fortunatamente il tumore è localizzato all’utero e l’intervento è risolutivo. Ed è un’amica, con lo stesso male e che però poi purtroppo non ce l’ha fatta, che le consiglia di rivolgersi a “La Lampada di Aladino” per l’accompagnamento alle cure. Si rivolge all’associazione un po’ scettica ma poi conosce Davide ed Ernesto e poi tanti altri volontari che si alternano e la aiutano a superare questi momenti e si ricrede. Oggi, dice, per me i volontari sono come una famiglia, sempre disponibili ad ascoltarmi e a venirmi in aiuto. Pierina oggi ha 75 anni, splendidamente portati, un po’ di acciacchi alle gambe ed alla schiena, si dedica a lavori di maglia e uncinetto per la terza età e per gli amici, ogni tanto cade ancora un po’ in depressione ma la voglia di andare avanti è tanta. E poi, cara Pierina, quando la nuova sede de “La Lampada” sarà attiva, abitando nelle immediate vicinanze, i tuoi amici volontari aspettano le tue torte.