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Internet e telemedicina: opportunità e criticità

9 novembre 2013 Hotel Westin Palace, Milano

Convegno presso Hotel Westin Palace Milano – sabato 9 novembre 2013
Riassunto di: dott. Mauro Cortellini

Parterre d’eccezione: l’argomento telemedicina è uno dei più caldi e discussi del momento fra i nostri operatori sanitari. Ad investigarne limiti e prospettive future ci sono i maggiori esponenti dell’Ordine dei medici, oltre che presidenti di Associazioni attive nella tutela dei pazienti (Lampada di Aladino in primis).

La creazione di una dicotomia fra corpo reale e corpo “virtuale” è da ricercarsi nella società pre-illuministica, già Cartesio (XVII secolo) scindeva ciò che è tangibile da un’entità capace di pensare e ragionare. Quest’ultima è in grado di dare un senso alla nostra esistenza. Da qui la celebre frase “Cogito ergo sum” (“Penso quindi sono”). Al giorno d’oggi questo dualismo è esasperato dall’esplosione di Internet: molti di noi abbinano alla propria realtà fisica anche un account virtuale. Dati anagrafici, prescrizioni mediche, risultati diagnostici degli esami: tutto è catalogato e archiviato in enormi database immediatamente consultabili sul web. La rivoluzione più eclatante dell’ultimo decennio (riferita all’ambito medico) è una estrema facilità nel reperire le informazioni da parte del paziente. Proprio in questo senso la diffusione delle diverse tecnologie informatiche ha avuto un impatto significativo sulle professioni sanitarie.

Sempre più spesso il paziente giunge dal medico già informato riguardo alle possibili terapie per la propria malattia, terapie scovate in Internet stando comodamente seduto al divano. Si sta quindi ribaltando il rapporto medico-paziente. Se nell’Ottocento il medico era una figura autoritaria, in cui il cliente riponeva cieca fiducia senza obiettare sulle sue decisioni, oggi la realtà è decisamente diversa. Fra medico e paziente si instaura infatti un dialogo in cui il professionista deve spiegare e motivare le proprie decisioni, analizzando spesso nel dettaglio le scelte compite assieme al suo nuovo interlocutore. Una situazione impensabile sino a una ventina di anni fa.

In che ottica osservare questo mutamento? Come ogni fenomeno di rilievo, anche l’avvento della telemedicina porta con sé vantaggi e criticità. Se da un lato la sanità informatizzata ha permesso di snellire pratiche burocratiche e garantire un accesso più ampio e veloce a molto informazioni scientifiche, dall’altro ha messo in discussione la figura del medico. Il rapporto medico-paziente non può e non deve essere paritario nei ruoli: chi è malato, pur nel diritto di informarsi, deve ricordare che si sta interfacciando con professionisti che hanno speso anni ed anni per la formazione accademica e professionale. Le informazioni provenienti dal consulto con simili figure di spicco non va equiparato a ciò che si trova su Internet, talvolta attinto da fonti discutibili. Il discorso è valido non solo per i medici, ma per qualsiasi figura accreditata in ambito sanitario.

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